Cosa accadrà quando tutti avranno un ecommerce?
- Web developing
- 16 gennaio 2017
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Grazie ai passi da gigante che la tecnologia Internet sta compiendo e all’innalzarsi della capacità di ogni singolo di utilizzarla, stiamo assistendo ad un graduale appiattimento dell’uso di sistemi di vendita online.
Il negozio fisico che vende con vetrina su strada, ipotizziamo un negozio di camice, ha come concorrenti i negozi della sua zona geografica, nel momento in cui decide di vendere online i suoi concorrenti diventano i negozi di camice di tutto il mondo.
Oggi creare una piattaforma di ecommerce e iniziare a vendere online è relativamente facile, e lo sarà sempre di più. Con un investimento di poche migliaia di euro si può essere pronti a vendere online con una piattaforma da fare invidia ai colossi dell’ecommerce. Anche Facebook ha un modulo per vendere online tramite la propria pagina fan, Wordpress, il popolare e semplicissimo CMS per blogging ha un suo plugin per fare ecommerce. Esistono ecommerce attivabili su piattaforme online di terze parti.
Ma allora cosa succederà, o cosa sta già succedendo, ora che tutti possono vendere online?
La globalizzazione “dice” che un azienda può avere una sede in un punto X del mondo, produrre in un punto Y e vendere i suoi prodotti in tutto il mondo. E’ mia personalissima opinione che questo fenomeno sia la causa prima della grande crisi e dei disequilibri che attanagliano l’intero mondo. Il perchè è molto semplice, se le aziende spostano la produzione nel punto Y e quindi i posti di lavoro si trasferiscono li, con quali soldi la gente acquista beni nel punto dove vive? E’ possibile un mondo dove la produzione, quindi la ricchezza, è posizionata solo in alcuni punti e si pretende che la gente compri e consumi ovunque, anche dove non c’è più produzione? Ciò che sta accadendo è che esistono grandi aziende che si impossessano del mercato e le piccole aziende, sparse sui territori soccombono. Tornando alla domanda iniziale, a mio avviso quello che sta accadendo è che per ogni settore commerciale ci sarà un big che comanda il mercato, pochi, pochissimi follower e il buio totale dietro.
Il negozio di camice che vende online dovrà vedersela con colossi che fanno ordini giganteschi, che vendono grandi quantità a prezzi bassissimi che non lasciano scampo ad altre realtà. Pensate a Facebook e Google nel settore dei servizi, non è già così? Esistono forse tanti altri piccoli Facebook? Si usano forse altri motori di ricerca oltre a Google?
Nelle scarpe c’è Zalando e dietro il buio totale. Amazon sta diventando l’ecommerce globale a tal punto che ormai non si cerca più un prodotto in Google ma lo si cerca direttamente dentro Amazon.
Ecco cosa succede quindi, che i piccoli ecommerce non funzionano. La vendita online è prerogativa di grandi gruppi che possono offrire servizi al cliente di alto livello, che possono continuamente migliorare e implementare le loro piattaforme e che hanno budget molto alti da investire in pubblicità (adwords, comparatori di prezzo, Facebook AD)
A mio avviso i piccoli operatori che possono trarre beneficio dall’ecommerce sono quelli che vendono prodotti e servizi unici, prodotti tipici di specifiche località, servizi legati al territorio, prodotti di nicchia e di qualità. Rivendere non funziona in Internet, funziona quando vendiamo il frutto del nostro lavoro.
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