Cambio URL di un sito web: problemi di indicizzazione e errori 404

Cambio URL di un sito web: problemi di indicizzazione e errori 404

Autore Graziano De Maio - Gdmtech
Ti auguro buona lettura e mi raccomando, se dopo aver letto questo articolo hai bisogno di aiuto non esitare a contattarmi.
Autore: Graziano De Maio | Titolare di Gdmtech
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Perché il cambio delle URL può causare problemi di indicizzazione

Quando si cambia la struttura degli URL di un sito web, i motori di ricerca potrebbero riscontrare difficoltà nel ritrovare le pagine indicizzate. In qualità di web developer mi capita spesso di affrontare questo tema. Entriamo nello specifico e vediamo perchè accade che le url’s cambino.

  • I vecchi URL diventano non più raggiungibili, generando errori 404.
  • Google deve rielaborare l’intero sito e aggiornare gli URL nei suoi indici.
  • I backlink puntano ancora agli URL vecchi, causando perdita di valore SEO.
  • Gli utenti che arrivano dai risultati di ricerca o da link esterni potrebbero trovare pagine inesistenti.

Errori 404: cosa sono e perché evitarli

Gli errori 404 si verificano quando un URL non esiste più e il server non riesce a trovare la risorsa richiesta. Troppi errori 404 possono:

  • Peggiorare l’esperienza utente.
  • Indebolire la credibilità del sito agli occhi di Google.
  • Causare la perdita di traffico organico.

Per questo motivo, ogni cambio di URL deve essere gestito con attenzione.

Esempio pratico: cambio della categoria base del blog

Supponiamo di avere un blog con una struttura URL iniziale così:

https://www.miosito.it/blog/nome-articolo

Se decidiamo di cambiare la categoria di base da blog a news, tutti gli URL delle pagine del blog cambieranno:

https://www.miosito.it/news/nome-articolo

Questo comporta automaticamente la perdita di tutte le vecchie URL nei motori di ricerca e la generazione di errori 404.

Come gestire correttamente il cambio degli URL

Per evitare problemi, segui questi passaggi:

1. Impostare i redirect 301

I redirect 301 dicono ai motori di ricerca che un URL è stato spostato permanentemente, trasferendo anche il valore SEO al nuovo indirizzo. Se il sito usa Apache, si possono impostare nel file .htaccess:

Redirect 301 /blog/nome-articolo https://www.miosito.it/news/nome-articolo

Se il sito utilizza Nginx, la regola sarà:

rewrite ^/blog/(.*)$ https://www.miosito.it/news/$1 permanent;

2. Aggiornare la sitemap XML

Aggiorna la sitemap XML con i nuovi URL e inviala a Google Search Console per velocizzare l’indicizzazione.

Verifica che tutti i link interni del sito puntino ai nuovi URL per evitare errori di navigazione.

4. Aggiornare Google Search Console

Segnala il cambio di URL a Google Search Console tramite la funzione “Cambia indirizzo” (se stai migrando a un nuovo dominio) o inviando nuovamente le pagine per l’indicizzazione.

Se possibile, contatta i webmaster dei siti che linkano il tuo sito e chiedi loro di aggiornare i link alle nuove URL.

Conclusione

Cambiare la struttura degli URL di un sito è un’operazione delicata che, se non gestita correttamente, può portare a perdita di traffico e problemi di indicizzazione. Pianificare il cambio in anticipo, impostare redirect 301 e aggiornare le risorse chiave è fondamentale per mantenere il valore SEO del sito.

FAQ

1. Quanto tempo impiega Google a reindicizzare i nuovi URL?

Dipende dal sito e dalla sua autorità. Se correttamente segnalati con una sitemap e redirect 301, i nuovi URL possono essere indicizzati in pochi giorni o settimane.

2. Posso usare redirect 302 invece di 301?

No, il redirect 302 è temporaneo e non trasferisce il valore SEO. È sempre meglio usare il 301 per cambi definitivi.

3. Come verifico se i redirect funzionano correttamente?

Puoi usare strumenti come Screaming Frog, Google Search Console o tool online per controllare lo stato dei redirect.

4. Cosa succede se non imposto i redirect?

Le vecchie pagine rimarranno non trovate (errori 404) e Google potrebbe rimuoverle dagli indici, causando una perdita di traffico.

5. I social media sono impattati dal cambio URL?

Sì, i vecchi link condivisi sui social continueranno a puntare agli URL vecchi. Se non ci sono redirect, genereranno errori 404 agli utenti che cliccano su di essi.

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