Riflessioni sulla Seo nel 2021 - Novità, ricerca e navigazione

Riflessioni sulla Seo nel 2021 - Novità, ricerca e navigazione

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La navigazione è cambiata notevolmente negli ultimi anni. La seo ha un suo ruolo fondamentale laddove la navigazione in internet sia basata sulla routine “ricerca Google>analisi dei risultati”. Ma navigano davvero così i giovani oggi? E come cambierà il modo di “cercare” nei prossimi anni? Quali sono le possibili novità del futuro del web, della ricerca e della navigazione?

La SEO regge nel B2B

Sicuramente nel mondo del business Google rimane un punto cardine. Le aziende che cercano un prodotto, un fornitore, una guida, informazioni tecniche usano Google. Ma facciamo un esempio: se un giovane cerca un paio di scarpe particolari probabilmente non pensa subito a farlo con Google. Per quanto Google Shopping si stia sforzando di creare qualcosa di utile resta il fatto che i giovano vanno direttamente sulla/e piattaforme che li hanno fidelizzati. Pensano subito che il prodotto va cercato su Yoox, Zalando, Amazon ma anche cose di nicchia. Infatti la sensazione che danno alcuni ecommerce di essere “di nicchia” piacciono molto alle persone. Per altri tipi di ricerche accade che i risultati dei motori di ricerca inducano alla nausea! Una moltitudine di risultati, datati, mal confezionati, pieni di pubblicità. (Si perchè chi si posiziona ai primi posti, riceve molte visite e spesso sono magazine e blog che tentano di vivere di pubblicità). La famosa “Googolata” potrebbe quindi essere fatta all’inizio o saltuariamente, quando si è disperati :-) per cercare qualcosa, ma skippata se l’utente si è fidelizzato. Io per esempio vado diretto sui 3 o 4 portali che vendono i prodotti dei miei hobby senza cercare in Google. Amazon ha un suo potente motore di ricerca quindi posso partire anche da lì a cercare.

Concetti SEO applicabili anche a piattaforme diverse dai motori di ricerca

Quello che invece sfugge ai più è che l’esperto seo, abituato a ragionare in un certo modo, si muove bene anche al di fuori del classico motore di ricerca. Youtube, per fare un esempio non sembrerebbe certo un motore di ricerca ma fondamentalmente lo è… per i video. Tags, meta, titoli, link sono tutti elementi tipici della SEO che funzionano anche su Youtube. Chi conosce come funzionano gli algoritmi sa trovare le giuste chiavi anche per sviluppare strategie sui classici social.

La domanda è: “ti interessa o no apparire sui motori di ricerca?”

E’ come se fossimo in un era dove essere primo nei motori di ricerca per determinate parole chiave sia diventata una cosa difficile. Come fa la volpe con l’uva la seo viene ritenuta da tralasciare come strategia. “Non riusciremo mai e essere primi … dobbiamo trovare altri modi”. Inoltre il Payperclick che è diventato costosissimo (anche 3 euro a click per ricerche di un certo tipo) invade troppo la pagina delle SERP facendo impallidire chi lavora di SEO. Quindi la risposta dell’uomo medio è:"si certo ma è impossibile".

I giovano usano i social anche per le ricerche

Vado direttamente su Facebook e cerco il nome della località che voglio visitare. Cerco una pagina Facebook di un hotel, di un operatore turistico e lo contatto dal bottone Facebook o addirittura ci chatto direttamente. E’ questo che volevano le piattaforme social. Tirarci tutti dentro il loro perimetro, spersonalizzarci e farci dialogare con i loro strumenti. Ci hanno convinto che il sito web è il posto sbagliato dove prendere i contatti e un pò è anche colpa nostra. Di tutti quelli che hanno creato siti web non funzionali, non responsive che ti fanno solo voglia di chiudere il browser!!! Il futuro potrebbe quindi essere composto da una parte di internet B2B che funziona ancora con Google e i siti (per tutti quelli seduti alla scrivania con il desktop e la tastiera) e tutto il resto via App. Come faremo ad emergere non so, sempre più potere agli influencer anche loro usati e gettati quando scaduti. Come se non vincesse nessun…solo il grande squalo madre al vertice della catena alimentare.

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