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- 11 febbraio 2015
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Avvocato, come si deve muovere una start-up o un’impresa innovativa per tutelare i suoi assets, ad esempio il proprio software?
Ci sono diversi strumenti. Per tutelare il proprio “brand”, una società potrebbe decidere di registrare un marchio a livello nazionale, comunitario o internazionale, a seconda del mercato di interesse. Per quanto riguarda il software, in Italia i programmi per elaboratore sono tutelati dalla legge sul diritto d’autore, e vengono qualificati come opera dell’ingegno a carattere creativo. Quindi per essere tutelabili devono essere originali. La Cassazione sostiene che la creatività e l’originalità sussistono anche qualora l’opera sia composta di idee e nozioni semplici, comprese nel patrimonio intellettuale di persone aventi esperienza nella materia propria dell’opera stessa, purché formulate ed organizzate in modo personale ed autonomo rispetto alle precedenti. Per capirci facciamo l’esempio di una banca dati: una raccolta di informazioni pubblicamente disponibili, non possono formare oggetto di diritto d’autore. Tuttavia l’organizzazione, la scelta grafica, i richiami testuali o ipertestuali, sono espressione dell’ingegno e se dotati del carattere creativo richiesto dalla legge, degni di tutela. Se si tratta di una impresa attiva nel settore informatico, potrebbe tutelare il proprio software procedendo al deposito dello stesso come opera inedita presso la SIAE, al fine di avere data certa della creazione, e successivamente alla registrazione del software pubblicato sempre presso la SIAE, al fine di rendere noti a terzi i titolari dei diritti di sfruttamento economico sullo stesso.
Cosa comporta la registrazione di un marchio?
Oltre alla privativa sul segno, che attribuisce al titolare il diritto di farne uso esclusivo, consente al titolare di procedere con la richiesta di riassegnazione di nomi a dominio identici o simili al marchio registrato, in caso di contestazione per uso illecito.
Per quanto riguarda invece la commercializzazione del software?
Penso ai contratti di licenza. Indicativamente, potrebbe essere predisposto un contratto di licenza tipo, che a seconda delle esigenze del caso specifico (es. normativa applicabile, vendita diretta o rivendita, paesi in cui il software sarà distribuito, e così via) potrebbe subire le modifiche necessarie.
Quali sono i principali contratti del software?
I contratti del software rientrano principalmente nelle seguenti categorie;
- Contratto di sviluppo, che consiste nella realizzazione di un programma per elaboratore personalizzato richiesto da un committente ad una azienda o libero professionista.
- Contratto di licenza d’uso, utilizzati nella distribuzione pacchettizzata di programmi sviluppati in serie e che diversamente dal contratto di sviluppo non rispondono alle esigenze di uno specifico committente, bensì alle potenziali necessità di una generalità di clienti.
- Contratti di manutenzione, che consistono in una serie di attività volte ad assicurare che un programma possa continuare a funzionare regolarmente nel tempo.
- I contratti di SaaS (Software as a service), quali i servizi di gestione del servizio di posta elettronica o gestione del flusso documentale e la cui particolarità sta nel fatto che il software concesso in uso è installato presso il fornitore e non presso il licenziatario.
- I contratti di consulenza, quali ad esempio quelli di assistenza nelle attività di installazione e configurazione del software o di formazione all’uso dei programmi.
Marco Bigarelli – Avvocato consulenza IT
Avvocato, svolge da anni attività di consulenza legale relazionandosi con contesti aziendali dinamici e competitivi sia in Italia che all’estero. Ha maturato esperienze in diverse aree del diritto, affrontando sia tematiche afferenti al diritto industriale (diritto d’autore, copyright, brevetti, marchi, antitrust e concorrenza) sia problematiche giuridiche attinenti alle nuove tecnologie (contratti IT, licenza e sviluppo software, hardware, strategic outsourcing, data privacy), spaziando dalla contrattualistica internazionale alla cura dei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Laureato in Giurisprudenza a pieni voti presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, è iscritto all’Ordine degli Avvocati di Roma. Contatta